David Maria Turoldo Gianfranco Ravasi
I SALMI
traduzione poetica e commento
OSCAR CLASSICI MONDADORI
I libro: Sa 1-41 (dossologia finale: Sal 41,14) |
II libro: Sal 42-72 (dossologia finale: Sal 72,18-19) |
48 |
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III libro: Sal 73-89 (dossologia finale: Sal 89,53) |
IV libro: Sal 90-106 (dossologia finale: Sal 106,48) |
V libro: Sal 107-150 (dossologia finale: Salmi 146-150, che fungono da conclusione non solo del V libro, ma dell'intero Salterio) |
Salmo 48 (47)
«O SION, DALL'ORIENTE E DALL'OCCIDENTE...»
«Dio è là»: questa la tua ragion d'essere, o Sion. «Dio è là»: sopra la più bella delle alture, la splendida Vetta, il trascendente vertice della sua Shekinah. Ma da quando una Vergine, la fanciulla Madre, la vera figlia di Sion, in grande fretta si mise in cammino tra i monti di Giuda, da allora unico vero santuario di Dio è ogni cuore che crede e ama; ogni casa, da dove cantano le madri.
2 Grande è Dio, d'alte lodi è degno:
così canta la città del Dio nostro,
3 il suo monte santo, splendida vetta,
della terra è l' orgoglio e la gioia.
È divina tenda il monte di Sion,
la città del grande re, il Signore.
4 Sta Iddio sopra i suoi baluardi,
egli è nostra imprendibile rocca.
5 Hanno fatto i capi lega tra loro
e insieme hanno tentato l'attacco;
6 hanno visto coi loro occhi attoniti,
son fuggiti tutti in preda al terrore;
7 lassù il panico li ha sgominati
e parevan donne in doglie di parto:
8 come quando la tempesta d'oriente
sbatte e squarcia le galee di Tarsis.
9 Come udito avevamo, vedemmo
la città di Dio salva e imbattibile,
la città di Dio, Signore delle schiere,
da lui resa in eterno incrollabile!
10 Or nel tempio le memorie evochiamo
della grande tua bontà, o Signore: -
11 vanno insieme il tuo nome e la lode
fino ai termini estremi del mondo !
Di giustizia la tua destra è ripiena,
12 la sua gioia il monte Sion ti canti,
le città di Giuda esultino tutte
a motivo dei tuoi santi oracoli.
13 Intrecciate cortei intorno a Sion
e contate quante sono le torri,
14 fate il giro sopra tutte le mura,
le fortezze sue passate in rassegna!
Proclamate alle genti future:
15 questi solo è il Signore, Dio nostro,
il Signore Iddio per sempre, in eterno,
nostra guida al di là d'ogni morte.
Due tavole colme di colori e di immagini dipingono in questo «canto di Sion» la città santa. La prima (vv. 2-8) è il ritratto della Gerusalemme vittoriosa, la città del Gran Re. I nemici avanzano, l'assediano invano, sono costretti ad una fuga catastrofica, «come quando la tempesta d'oriente sbatte e squarcia le galee di Tarsis», le navi fenicie dirette verso Gibilterra. La seconda scena (vv. 9-15) disegna invece la Sion liturgica percorsa dai canti e dalle preghiere del Tempio e dalle processioni che si snodano attorno alle mura e alle torri fortificate. Lo splendore di Gerusalemme e la sua inviolabilità, però, non hanno ragioni architettoniche o militari, ma teologiche: come ripete l'antifona dei vv. 2.9.15, essa è il segno della vicinanza di Dio all'uomo, del suo essere «guida al di là di ogni morte». «Beato, allora, colui che in Sion attende e veglia per veder salire l'alba della luce di Dio», cantava il poeta ebreo medievale Giuda Ha-Levi (XII sec.).
Dossologia
Tabernacolo non fatto da uomo,
già si erge dell' Agnello il trono:
nello Spirito i tuoi servi l'adorino
e non abbia più un regno la notte.
Preghiera
Padre, il tuo Spirito di vita
faccia di noi il tuo tempio
e di tutta la terra il tuo paese,
della storia degli uomini il luogo
delle tue meraviglie;
e la chiesa sia la vera figura
del tuo Regno
che deve incessantemente venire.
Amen.