PER ESSERE UN BUON DANZATORE  |
Madeleine Delbrel |
(da Missionari del Pime, Febbraio 2002, pag. 12) |
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Per essere un buon danzatore, con Te come con altri, non occorre sapere dove conduca la danza. |
Basta seguire il passo, esser contento, essere leggero, e soprattutto non essere rigido. |
Non occorre chiederti spiegazioni sui passi che ti piace fare. |
Bisogna essere come il prolungamento, agile e vivo, di Te. |
E ricevere da Te la trasmissione del ritmo dell'orchestra. |
Bisogna non voler avanzare ad ogni costo, ma accettare di voltarsi indietro, di procedere di fianco. |
Bisogna sapersi fermare e saper scivolare anziché camminare. |
E questi sarebbero soltanto passi da stupidi se la musica non ne facesse un'armonia. |
Noi però dimentichiamo la musica del Tuo Spirito, e facciamo della vita un esercizio di ginnastica; dimentichiamo che fra le Tue braccia la vita è danza, che la Tua santa volontà è di un'inconcepibile fantasia. |
Se fossimo contenti di Te, Signore, non potremmo resistere al bisogno di danzare che dilaga nel mondo, e arriveremmo a indovinare quale danza ti piace farci danzare sposando i passi della tua Provvidenza. |