Ti prego, Signore, per i poveri vicini e lontani.
Per i malati, gli anziani, gli esclusi.
Per chi ha fame e non ha pane.
Ma anche per chi ha pane e non ha fame.
Per chi si vede sorpassare da tutti.
Per gli sfrattati, gli emarginati,
per chi è sfruttato ed usato.
Per chi si prostituisce. Per chi è solo. Per chi è stanco.
Per chi ha ammainato le vele.
Per chi nasconde sotto il coperchio di un sorriso
cisterne di dolore.
Libera noi credenti, Signore,
dal pensare che basti un gesto di carità
a sanare tante sofferenze.
Ma libera anche chi crede che sia inutile
spartire pane e tenda,
dal pensare che basterà cambiare le strutture
perché tutto si aggiusti.
Soprattutto libera chi ha paura di condividere,
chi ha paura dell'invasione dei poveri,
chi ha paura di perdere i propri privilegi,
dalla corteccia di egoismo in cui si è rinchiuso.
Cambia i nostri cuori di pietra in cuori di carne:
fa crescere in noi la consapevolezza
che abbracciando la sobrietà e la condivisione
come stile di vita,
incideremo sulle strutture
di una società diseguale ed ingiusta.
Concedi, Signore, a noi che siamo in cammino
l'onore di scorgere chi si è fermato lungo la strada,
e di essere pronti a dargli una mano
per rimetterlo in viaggio.
Amen!
( DON TONINO BELLO )