Parola di Gennaio

Parola di vita
febbraio 2013

Parola di Marzo

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«Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli!»
(1 Gv 3,14)

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Giovanni scrive alle Comunità Cristiane da lui fondate, in un momento di grave difficoltà! Cominciavano, infatti, a serpeggiare le Eresie e le false Dottrine, in materia di Fede e di Morale, e c’era poi l’ambiente Pagano, duro ed ostile allo spirito del “Vangelo”, nel quale i Cristiani dovevano vivere.

Volendo aiutare i suoi, l’Apostolo indica loro il rimedio radicale: amare i fratelli, vivere il Comandamento dell’Amore ricevuto fin dall’inizio, nel quale egli vede riassunti tutti i Comandamenti.

Così facendo, essi conosceranno cos’è “la vita”: saranno, cioè, sempre più introdotti nell’unione con Dio, faranno l’esperienza di “Dio-Amore”! E, facendo questa esperienza, saranno confermati nella Fede e potranno far fronte a tutti gli attacchi, soprattutto in tempo di crisi.

«Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli!».

«Noi sappiamo...». L’Apostolo fa riferimento ad una conoscenza, che viene dall’esperienza! È come se dicesse: noi l’abbiamo provato, l’abbiamo toccato con mano. È l’esperienza che i Cristiani da lui evangelizzati hanno fatto, all’inizio della loro conversione; e cioè che, quando si mettono in pratica i Comandamenti di Dio, in particolare il Comandamento dell’Amore verso i fratelli, si entra nella vita stessa di Dio!

Ma, i Cristiani di oggi, conoscono questa esperienza? Essi sanno, certamente, che i Comandamenti del Signore hanno una finalità pratica! Continuamente Gesù insiste che non basta ascoltare, ma occorre mettere in pratica la Parola di Dio (cfr. “Mt 5,19” – “Mt 7,21” – “Mt 7,26”).

Ciò che, invece, non è scontato per la maggior parte di essi – o perché non lo sanno, oppure perché ne hanno una conoscenza puramente teorica, cioè senza averne fatto l’esperienza – , è quest’aspetto meraviglioso della Vita Cristiana, messo in luce qui dall’Apostolo: e cioè che, quando noi viviamo il Comandamento dell’Amore, Dio prende possesso di noi, e ne è un segno inconfondibile quella vita, quella pace, quella gioia, che egli ci fa gustare fin da questa terra. Allora, tutto si illumina, tutto diventa armonioso! Non c’è più distacco, tra la Fede e la vita... La Fede diventa quella forza, che compenetra e lega tra loro tutte le nostre azioni!

«Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli!».

Questa “Parola di Vita” ci dice che l’amore del prossimo è la strada Regale, che ci porta a Dio! Dato che tutti siamo figli suoi, nulla sta più a cuore a lui quanto l’amore ai fratelli... Noi non gli possiamo dare una gioia più grande di quella che gli procuriamo, quando amiamo i nostri fratelli!

E l’amore fraterno, perché ci procura l’unione con Dio, è una sorgente inesauribile di luce interiore: è fonte di vita, di fecondità Spirituale, di rinnovamento continuo. Impedisce il formarsi, nel Popolo Cristiano, delle “cancrene”, delle “sclerosi”, dei “ristagnamenti”; in una parola, «ci fa passare dalla morte alla vita»! Quando, invece, viene a mancare la carità, tutto avvizzisce e muore. E si comprendono allora certi sintomi, così diffusi nel mondo in cui viviamo: la mancanza di entusiasmo, di ideali, la mediocrità, la noia, il desiderio di evasione, la perdita di valori, eccetera...

«Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli!».

I fratelli, di cui parla qui l’Apostolo, sono soprattutto i membri delle Comunità di cui facciamo parte. Se è vero che dobbiamo amare tutti gli uomini, è altrettanto vero che questo nostro amore deve cominciare da coloro che abitualmente vivono con noi, per estendersi poi a tutta l’umanità. Dobbiamo, quindi, pensare prima di tutto ai nostri Famigliari, ai nostri colleghi di lavoro, ai membri della Parrocchia, dell’Associazione o Comunità Religiosa a cui apparteniamo... L’amore ai fratelli non sarebbe autentico e bene ordinato, se non partisse da qui! Dovunque veniamo a trovarci, siamo chiamati a costruire la Famiglia dei figli di Dio.

«Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli!».

Questa “Parola di Vita”, ci apre prospettive immense! Essa ci spinge nella Divina avventura dell’Amore Cristiano, dagli sbocchi imprevedibili. Innanzitutto, ci ricorda che, ad un mondo come il nostro, nel quale viene teorizzata la lotta, la legge del più forte, del più astuto, del più spregiudicato, e dove a volte tutto sembra paralizzato dal materialismo e dall’egoismo, la risposta da dare è l’amore del prossimo. È questa la medicina, che lo può risanare! Quando viviamo il Comandamento dell’Amore, infatti, non solo la nostra vita ne viene tonificata, ma tutto attorno a noi ne risente; è come un’ondata di “calore Divino”, che si irradia e si propaga, penetrando i rapporti tra persona e persona, tra gruppo e gruppo, e trasformando a poco a poco la Società.

Decidiamoci, allora! Fratelli da amare in nome di Gesù ne abbiamo tutti, ne abbiamo sempre. Stiamo fedeli a questo amore! Aiutiamo molti altri ad esserlo.... Conosceremo, nella nostra Anima, cosa significa unione con Dio! La Fede si ravviverà, i dubbi spariranno, non sapremo più cos’è la noia. La vita sarà piena, piena!

Chiara Lubich

Pubblicata in “Città Nuova”, 1985/8, p. 10.