COMUNITÀ MISSIONARIE LAICHE PIME
CAMERUN
LA COMUNTÀ MISSIONARIE LAICHE (CML)
La Comunità Missionarie Laiche, nata nel dicembre 1988, ha come fine la missione di evangelizzare in paesi diversi da quello d’origine, con l’annuncio, la testimonianza e la condivisione. La nostra vocazione missionaria ad annunciare Cristo nella forma laicale si esprime con la testimonianza evangelica, sia nel servizio alle chiese locali, che nell’inserimento o in collaborazione con realtà impegnate nella formazione umana e in attività di solidarietà.
La preparazione professionale, il lavoro, l’impegno di attività di promozione e di sviluppo, il sostegno a tutti i movimenti positivi di speranza già presenti nella realtà, sono ritenuti preziosi per l’opera di evangelizzazione.
.STORIA E PRESENZA DELLA CML IN CAMERUN
La Comunità Missionarie Laiche ha iniziato la propria presenza nella diocesi di Garoua nel febbraio 2003, in collaborazione con i preti "Fidei Donum" della diocesi di Milano, presenti allora nella parrocchia di Pitoa.
Nei primi due anni di presenza si è tentato di rispondere alla complessità della vita di Pitoa e dei villaggi limitrofi, attraverso un’attività di formazione e animazione sanitaria che sta ora procedendo in autonomia per opera del laicato locale. Le comunità cristiane sono state infatti coinvolte nei vari progetti attraverso un’azione di progressiva responsabilizzazione.
Da Gennaio 2006 la comunità si è trasferita in un’altra parrocchia, Djamboutou (sempre affidata ai "Fidei Donum" di Milano). L’obiettivo è sempre quello di proseguire il lavoro di formazione e animazione sanitaria, ponendo però particolare attenzione ai villaggi che sono più difficilmente raggiungibili dalle strutture sanitarie dello Stato e stimolando interventi di più stretta competenza pubblica (ad esempio, i programmi di vaccinazione). Anche in questo caso, uno degli obiettivi di tale attività resta quello di formare persone in loco che possano essere poi punti di riferimento per le famiglie.
Ascoltando la realtà locale è emersa la necessità di porre attenzione anche alla realtà del carcere. Un impegno a favore della giustizia è sembrato essere una sollecitazione da non trascurare. Per questo la CML ha scelto di impegnarsi all’interno della sezione femminile del carcere di Garoua - attraverso un’attività di animazione e formazione specifica per le donne - sensibilizzando le comunità cristiane della diocesi sui temi della giustizia e della situazione carceraria, e promuovendo reti di collegamento e di coordinamento.
.
1. PROGETTO TOYOTA per il raggiungimento di villaggi in savana
2. PROGETTO FORMAZIONE ANIMATRICI SANITARIE PER VILLAGGI
3. PROGETTO "MEDIATORE CULTURALE" PER EDUCAZIONE SANITARIA NEI VILLAGGI
4. PROGETTO ALIMENTARE: PRODUZIONE DI FARINA DI SOIA
5. PROMOZIONE FEMMINILE NELLE CARCERI
.
1. DIFFICOLTÀ DI SPOSTAMENTO:
PROGETTO TOYOTA
La parrocchia di Djamboutou si trova alla periferia di Garoua e si estende per svariati chilometri, in un’area dove prevale l’attività rurale.
I villaggi arrivano sino ai confini con la Nigeria, ad una distanza di circa 80 chilometri dal centro. Tale area è dominata dalla savana, un ambiente al cui interno si aprono percorsi sabbiosi, spesso difficilmente accessibili; percorsi che durante la stagione delle piogge sono di ancora più difficile accesso, causa gli avvallamenti del terreno che le piogge di carattere torrenziale (tipiche del clima tropicale) generano; percorsi che possono essere coperti soltanto a piedi, per svariati chilometri, oppure con mezzi di portata motrice.
A fronte di quanto sopra, si è reso necessario procedere alla messa a punto di un progetto, che consenta l’acquisto di un’auto capace di garantire gli spostamenti e il trasporto dei materiali.
Il modello di auto prescelto è una TOYOTA PRADO 4 X 4.
Si consideri che la scelta è stata per certi versi obbligata: non solo perché il modello è funzionale agli obiettivi sopra descritti, ma anche e soprattutto perché nell’area non sono presenti altri concessionari che garantiscano un’assistenza sicura e immediata, e dunque il buon funzionamento e la lunga durata della macchina.
Il budget necessario per tale progetto è pari a circa 38.000 EURO.
.
2. PROGETTO FORMAZIONE
ANIMATRICI SANITARIE PER VILLAGGI
Parrocchia di Djamboutou
Djambouotu è un quartiere della periferia di Garoua. Il quartiere forma una parrocchia che ha una larga estensione nella "brousse" della città. Molti sono i villaggi, dove la mancanza di formazione, e di conoscenze di educazione sanitaria di base, sono una delle cause di malattie come diarree, febbre tifoide, malnutrizione nei bambini.
La maggioranza di questi villaggi si trova lontana da centri sanitari, come dispensari e ospedali.
Bisogna formare alcune donne, che possano vegliare su uno stile di vita che privilegi la prevenzione e l’attuazione di alcune strategie, che possano aiutare a migliorare la salute all’interno del villaggio.
OBIETTIVO: creare animatrici per il settore di Nakong e Gashiga, che possano farsi carico dei vari villaggi, per garantire alcune pratiche di educazione sanitaria che riducano l’incidenza di malattie quali diarree e malnutrizione.
Attorno ai due grossi centri di Gashiga e Nakong gravitano circa 10 villaggi più piccoli.
SCELTE PRIORITARIE
- Formare due animatrici per villaggio che possano seguire attraverso incontri settimanali le mamme.
- Mettere in atto strategie di prevenzione.
- Mensilmente le animatrici si ritrovano al centro di settore per un incontro di formazione.
TEMI su cui formare le animatrici
- Come migliorare la vita al villaggio.
- Malnutrizione: scoprirla e curarla, in particolare prevenirla .
- Prevenzione su: malaria, tubercolosi, diarree.
- L’importanza delle vaccinazioni.
- L’igiene dell’acqua.
- L’igiene della persona.
- Metodologie di animazione.
- Il valore di un lavoro volontario.
TEMPI PER LA FORMAZIONE
- Una sessione residenziale per anno della durata di 3 giorni.
- Incontri di approfondimento mensili al centro del settore.
METODOLOGIA PER LA FORMAZIONE
- Far apprendere l’utilizzo di materiale visivo per far passare un messaggio.
- Fornire materiale didattico per argomenti ad ogni animatrice.
- Mettere in atto dimostrazioni pratiche per la preparazione di alimenti ad altro potere calorico e proteico.
Spese per materiale formativo
materiale |
soggetto |
quantità |
costo unitario |
totale |
didattico |
tubercolosi |
10 |
2.000 |
20.000 |
didattico |
malaria |
10 |
2.000 |
20.000 |
didattico |
diarree |
10 |
2.000 |
20.000 |
didattico |
igiene/villaggio |
10 |
2.000 |
20.000 |
didattico |
quaderni |
10 |
2.000 |
20.000 |
didattico |
penne |
10 |
200 |
2.000 |
didattico |
cartellette |
10 |
1.000 |
10.000 |
totale per il materiale didattico |
112.000 |
Spese per il vitto/alloggio per la sessione residenziale
spese |
singolo |
animatrici |
totale |
vitto |
1.000 |
10 |
10.000 |
alloggio |
1.000 |
10 |
10.000 |
trasporto |
3.000 |
10 |
30.000 |
cuoco |
5.000 |
0 |
5.000 |
totale |
55.000 |
Ogni villaggio avrà a disposizione una certa quantità di materiale, quale:
- Candeggina per purificare l’acqua.
- Sapone rosso (utile per ridurre lievi dermatosi).
- Tessuti per filtrare acqua.
- Soia.
Ogni animatrice dovrà avere con sé questo materiale per facilitare l’utilizzo e l’impiego all’interno del proprio villaggio. Durante la sessione residenziale di formazione verrà formata per l’utilizzo specifico.
Spese per dare materiale per dimostrazioni pratiche alle animatrici
materiale |
quantità |
costo unitario |
totale |
sapone rosso |
30 |
125 |
3.750 |
candeggina |
30 |
300 |
9.000 |
tessuti |
30 |
650 |
19.500 |
soia in Kg. |
30 |
500 |
15.000 |
totale |
47.250 |
Le spese sopra citate servono per la formazione e per avviare l’attività all’interno del villaggio.
Il costo totale della formazione residenziale sarà la somma delle tabelle sopra descritte.
totale spese per la sessione |
|
materiale didattico |
112.000 |
vitto/alloggio/trasporto |
55.000 |
materiale pratico |
47.250 |
totale |
214.250 |
1€ = 656 FCFA.
214.250 FCFA = 330 EURO.
.
3. PROGETTO PER LA PRESENZA
DI UN "MEDIATORE CULTURALE"
PER IL PROGETTO
DI EDUCAZIONE SANITARIA NEI VILLAGGI
La realtà in cui si presta il nostro servizio si trova lontana da centri abitati, quali città, quartieri, dove scuole e ospedali sono presenti.
Nei villaggi interni prevale l’analfabetismo, sia negli adulti che nei giovani, in particolare nelle donne. Difficilmente si trova qualcuno che parli francese. Inoltre la tradizione prevale sullo stile di vita che la gente ha e sulle scelte per la vita di ogni giorno.
Per cominciare percorsi di formazione, che aiutino a migliorare la vita, a prevenire le malattie, è fondamentale conoscere usi e costumi presenti nel villaggio, per non creare rotture con il loro stile di vita e il nuovo che si vuole apportare.
Nasce da qui l’esigenza di avere a fianco una figura che sappia interagire in maniera approfondita con la vita del villaggio, che sappia riconoscere subito tradizioni e stili di vita, che aiutino ad entrare e a capire il perché di tante scelte che la gente ha fatto e fa.
OBIETTIVO GENERALE
- Conoscere sempre di più la cultura e le usanze della gente, per attuare percorsi di cambiamento senza rompere legami culturali già presenti.
- Creare percorsi di formazione sanitaria rendendo partecipe tutto il villaggio senza distinzioni.
- Arrivare a più villaggi, soprattutto i più lontani e isolati.
MODALITÀ
- Raggiungere il villaggio con una persona del luogo aiuta a comprendere e a inserirci tra le gente, per aiutare nella conoscenza reciproca.
- Preparare il villaggio all’arrivo di persone che apportano conoscenze nuove e cambiamenti igienico sanitari per ridurre la mortalità infantile e giovanile.
CONCRETIZZAZIONE
mattino |
pomeriggio |
costo unitario |
costo giornaliero |
settimanale |
mensile |
8-12 |
14-17 |
200fcfa x ora |
1.400fcfa |
9.800 |
36.400fcfa |
Il costo sopra elencato è calcolando 26 giorni lavorativi.
1EURO = 656FCFA.
36.400FCFA = 60 EURO mensili.
IL PROGETTO RIGUARDA UN ANNO DI ATTIVITÀ, quindi:
60 EURO per 12 mesi = 720 EURO.
.
4. PROGETTO ALIMENTARE:
PRODUZIONE DI FARINA DI SOIA
In molti paesi dell’Africa, la crescita rapida della popolazione e i gravi problemi economici hanno ridotto il livello di vita e modificato le abitudini alimentari, causando così problemi di malnutrizione, in particolare nei bambini.
La soia contiene circa il 40% delle proteine, rispetto a tutte le altre fonti alimentari vegetali o animali presenti in Africa.
Se alla soia si aggiunge mais, miglio, riso, o un altro cereale, il livello di proteine presente nell’alimentazione soddisfa il fabbisogno alimentare secondo gli schemi dati dalla FAO.
La soia contiene anche circa il 20% di olio insaturo ed è priva di colesterolo.
L’alimento arricchito di soia non contiene solamente più proteine e sali minerali rispetto ai prodotti non arricchiti: ma costa molto meno delle altre fonti di proteine, come pesce, carne, latte e altri legumi ad altro valore proteico. Comperare le proteine sotto forma di soia costa dal 10 al 20% in meno che comperare proteine sotto forma di pesce, carne, uova e latte.
Se a questo si aggiungono nell’alimentazione la frutta, come arance, papaia, mango, frutti che crescono anche nei villaggi, la qualità di alimentazione migliora e di conseguenza la qualità di vita, con meno rischi di contrarre malattie.
OBIETTIVI GENERALI CHE SI VOGLIONO RAGGIUNGERE
- Creare una cultura diversificata, equilibrata, soprattutto per i bambini.
- Far conoscere la soia come alimento privilegiato per combattere e prevenire la malnutrizione dei bambini.
MODALITÀ
CONCRETIZZAZIONE
Materiale necessario e relativi costi (per singolo centro)
materiale |
quantità |
prezzo |
costo totale |
sacco di soia |
1 |
23.000 |
23.000 |
apparecchio sigillo |
1 |
25.000 |
25.000 |
forni in terracotta |
2 |
6.000 |
12.000 |
pentole |
3 |
15.000 |
45.000 |
bacinelle |
3 |
4.000 |
12.000 |
secchi in plastica |
3 |
4.000 |
12.000 |
mescoli |
3 |
1.000 |
3.000 |
telo |
1 |
2.000 |
2.000 |
sacchetti |
1 |
50.000 |
50.000 |
cucchiai |
15 |
300 |
4.500 |
legna |
1 |
4.000 |
4.000 |
tavolo |
1 |
30.000 |
30.000 |
panche, sedie |
5 |
5.000 |
25.000 |
armadio |
1 |
30.000 |
30.000 |
spese di mulino |
1 |
3.000 |
3.000 |
setacci |
4 |
500 |
2.000 |
quaderni |
5 |
200 |
1.000 |
varie |
1 |
5.000 |
5.000 |
totale |
|
288.500 |
Il prezzo è in franchi Cefa FCFA (moneta locale).
EURO1 = 656FCFA.
288.500FCFA = 440EURO.
Il Progetto dei due centri quindi è di EURO 880.
* In Camerun non si trovano sacchetti di plastica già preparati e pronti per l’uso, adatti a conservare alimenti, ma si possono trovare dei rotoli di nylon che, opportunamente tagliati e sigillati, garantiscono l’integrità del prodotto. Il loro costo è un po’ elevato. Circa 10 KG. di nylon costano circa 70 EURO.
Si cerca di prendere qui in loco questo rotolo di plastica, per facilitare l’autonomia del gruppo di donne nella preparazione della farina.
GRAZIE A TUTTI VOI!